sabato 25 luglio 2020

LE DICHIARAZIONI SHOCK DI RONALD BERNARD

LE DICHIARAZIONI SHOCK DI RONALD 
BERNARD


"Indirettamente uccidevo le persone, come
se tu fossi alla guida di un bombardiere
invisibile, sganciando bombe. Lo facevo
attraverso la finanza, come missioni. Per
esempio distruggere temporaneamente
l'economia dell'ITALIA... E poi più avanti,
quando sei nel mercato finanziario,
ascoltavi le persone che sono inn
bancarotta e ci facevamo una grossa
risata, perché alcune persone si stavano
suicidando in quanto le loro aziende
venivano distrutte e lasciavano dietro di
loro donne con bambini e tutti ci facevamo
una risata su questo, ce la godevamo.


domenica 12 luglio 2020

LA DISSOLUZIONE DEL TUO KARMA di Sadhguru.

LA DISSOLUZIONE DEL TUO KARMA di Sadhguru.

"Quindi, hai perso il corpo e hai perso la mente che discerne.
Ora come gestisci il tuo karma? La dimensione più significativa della tua esistenza attuale, anche se sei stato contagiato (dalla mondanità) sei ancora vivo, per fare la domanda. Il significato di essere vivo è che tu HAI UNA MENTE CHE DISCERNE. Voglio che tu capisca questo; questa è la dimensione più significativa dell'Essere Umano; che hai ancora una mente capace di discernere, che non sei obbligato a reagire istintivamente come fanno gli animali. Puoi riflettere sul problema e rispondere come vuoi indipendentemente da quello che ti dicono i tuoi istinti. Per cui, una volta che tu hai perso questo, col processo della morte, allora la tua capacità di gestire quello, è finita. NON PUOI PIÙ GESTIRE NULLA! Funzioni solo in base a delle tendenze. Vedi, (Sadhguru si volta verso gli alberi) solo un po' di tempo fa queste foglie erano secche e cadevano; ora sono arrivate tutte foglie nuove. Anche una foglia secca, morta, va da qualche parte; ma non decide lei dove andare. Dove soffia il vento, lei va. Questo è quello che tu diventerai quando sarai morto. Non potrai decidere dove andare. È solo ora, che sei vivo e hai ancora una mente che discerne che funziona, anche se funziona parzialmente, comunque hai una mente che discerne, adesso TU puoi decidere dove andare. Questo privilegio, di dove la tua vita deve andare ti sarà tolto nel momento in cui perderai il corpo e la mente che discerne. Uno lo deve sapere: QUESTA È L'IMPORTANZA DI ESSERE UMANO.Tu hai una mente che discerne; magari non la usi, l'hai messa da parte, per usarla post-mortem. Ti sto dicendo: NON CE L'AVRAI! Questo è l'unico periodo in cui la puoi usare; questo è l'unico periodo in cui puoi condurre la tua vita dove vuoi. Al di là di questo, andrai solo per tendenze: altre forze decideranno. Se hai dissolto il tuo karma fino ad un certo punto dove il "guscio" è diventato molto sottile, potrai avanzare oltre, altrimenti ritornerai e ci potrai riprovare al prossimo giro. Per intervenire a livello esistenziale (non per darti consigli o insegnamenti, ma un VERO intervento) una vita deve essere al punto giusto, altrimenti non puoi intervenire, non lo può fare nessuno, te lo sto dicendo. Ma se uno si è impegnato, si è portato fino ad un punto dove c'è pochissima roba che è diventata fragile (Sadhguru si riferisce alle azioni del karma) ora andrà avanti per sempre. Quando dico "per sempre" perché il tempo, nel modo in cui si svolge ora, il tempo esiste solo a causa del tuo corpo fisico, per questo hai una tale esperienza del tempo. Supponiamo che tu non avessi un corpo; ti faccio sedere qui per quattro milioni di anni. Che problema c'è? Sarebbe quasi uguale, quaranta minuti o quattro milioni di anni o quaranta milioni di anni, sarebbe la stessa cosa per te. Solo perché c'è un corpo, il tempo ha assunto una certa rilevanza. Questa è la ragione per cui, quando giunge il momento della morte, la gente cerca sempre di creare un ambiente sereno, amorevole o gioioso affinché la persona intraprenda il passaggio. Perché se se ne va in quella condizione, di nuovo, come avrete tutti notato, un certo giorno, se sei depresso, una giornata sembra durare dieci anni. Un altro giorno, se sei molto gioioso, una giornata sembra durare dieci minuti. Vogliamo dunque assicurarci che, chi se ne va, se ne vada in una condizione piacevole, cosicché non sentirà la durata del tempo, non soffrirà quella condizione perché passa in un batter d'occhio. Questa dimensione della vita, quando ha perso il suo corpo fisico e la sua mente discernente, ha ancora altri aspetti; quanto siano attivi dipende semplicemente da quanto sei identificato con la tua sostanza karmica. Se sei fortemente identificato, continuerà a funzionare anche al di là del corpo. Se invece la tua identità è bassa, allora è molto leggera e può essere facilmente gestita."

IL VANGELO DI TOMMASO






IL VANGELO DI TOMMASO

Il Vangelo di Tommaso fu ritrovato nel 1945 fra i famosi manoscritti di Nag Hammadi. La maggioranza degli studiosi ritiene che sia stato scritto prima dei 4 Vangeli Canonici e che abbia direttamente attinto alla cosidetta “Fonte Q”, raccolta di detti di Gesù che circolava in forma orale.
Il Vangelo mostra una caratterizzazione decisamente Gnostica e non è riconosciuto dalla Chiesa.


Vangelo di Tommaso

Queste sono le parole segrete che Gesù il Vivente ha detto e Didimo Giuda Tommaso ha trascritto.

1. Gesù disse: “Chiunque trova la spiegazione di queste parole non gusterà la morte”.
2. Gesù disse: “Coloro che cercano cerchino finché troveranno. Quando troveranno, resteranno commossi. Quando saranno turbati si stupiranno, e regneranno su tutto.”
3. Gesù disse, “Se i vostri capi vi diranno, ‘Vedete, il Regno è nei cieli’, allora gli uccelli dei cieli vi precederanno. Se vi diranno, ‘È nei mari’, allora i pesci vi precederanno. Invece, il Regno è dentro di voi e fuori di voi.
Quando vi conoscerete sarete riconosciuti, e comprenderete di essere figli del Padre vivente. Ma se non vi conoscerete, allora vivrete in miseria, e sarete la miseria stessa.”
4. Gesù disse, “L’uomo di età avanzata non esiterà a chiedere a un bambino di sette giorni dov’è il luogo della vita, e quell’uomo vivrà.
Perché molti dei primi saranno ultimi, e diventeranno tutt’uno.”
5. Gesù disse, “Sappiate cosa vi sta davanti agli occhi, e quello che vi è nascosto vi sarà rivelato.
Perché nulla di quanto è nascosto non sarà rivelato.”
6. I suoi discepoli gli chiesero e dissero, “Vuoi che digiuniamo? Come dobbiamo pregare? Dobbiamo fare elemosine? Quale dieta dobbiamo osservare?”
Gesù disse, “Non mentite, e non fate ciò che odiate, perché ogni cosa è manifesta in cielo. Alla fine, nulla di quanto è nascosto non sarà rivelato, e nulla di quanto è celato resterà nascosto.”
7. Gesù disse, “Fortunato è il leone che verrà mangiato dall’umano, perché il leone diventerà umano. E disgraziato è l’umano che verrà mangiato dal leone, poiché il leone diventerà comunque umano.”
8. Gesù disse, “L’uomo è come un pescatore saggio che gettò la rete in mare e la ritirò piena di piccoli pesci. Tra quelli il pescatore saggio scoprì un ottimo pesce grosso. Rigettò tutti gli altri pesci in mare, e poté scegliere il pesce grosso con facilità. Chiunque qui abbia due buone orecchie ascolti!”
9. Gesù disse, “Vedete, il seminatore uscì, prese una manciata e seminò. Alcuni semi caddero sulla strada, e gli uccelli vennero a raccoglierli. Altri caddero sulla pietra, e non misero radici e non produssero spighe. Altri caddero sulle spine, e i semi soffocarono e furono mangiati dai vermi. E altri caddero sulla terra buona, e produssero un buon raccolto, che diede il sessanta per uno e il centoventi per uno.”
10. Gesù disse, “Ho appiccato fuoco al mondo, e guardate, lo curo finché attecchisce.”
11. Gesù disse, “Questo cielo scomparirà, e quello sopra pure scomparirà.
I morti non sono vivi, e i vivi non morranno. Nei giorni in cui mangiaste ciò che era morto lo rendeste vivo. Quando sarete nella luce, cosa farete? Un giorno eravate uno, e diventaste due. Ma quando diventerete due, cosa farete?”
12. I discepoli dissero a Gesù, “Sappiamo che tu ci lascerai. Chi sarà la nostra guida?”
Gesù disse loro, “Dovunque siate dovete andare da Giacomo il Giusto, per amore del quale nacquero cielo e terra.”
13. Gesù disse ai suoi discepoli, “Paragonatemi a qualcuno e ditemi come sono.”
Simon Pietro gli disse, “Sei come un onesto messaggero.”
Matteo gli disse, “Sei come un filosofo sapiente.”
Tommaso gli disse, “Maestro, la mia bocca è totalmente incapace di esprimere a cosa somigli.”
Gesù disse, “Non sono il tuo maestro. Hai bevuto, e ti sei ubriacato dell’acqua viva che ti ho offerto.”
E lo prese con sé, e gli disse tre cose. Quando Tommaso tornò dai suoi amici questi gli chiesero, “Cosa ti ha detto Gesù?”
Tommaso disse loro, “Se vi dicessi una sola delle cose che mi ha detto voi raccogliereste delle pietre e mi lapidereste, e del fuoco verrebbe fuori dalle rocce e vi divorerebbe.”
14. Gesù disse loro, “Se digiunate attirerete il peccato su di voi, se pregate sarete condannati, e se farete elemosine metterete in pericolo il vostro spirito.
Quando arrivate in una regione e vi aggirate per la campagna, se la gente vi accoglie mangiate quello che vi offrono e prendetevi cura dei loro ammalati.
Dopo tutto, quello che entra nella vostra bocca non può rendervi impuri, è quello che viene fuori dalla vostra bocca che può rendervi impuri.”
15. Gesù disse, “Quando vedrete uno che non è nato da una donna, prostratevi e adoratelo. Quello è il vostro Padre.”
16. Gesù disse, “Forse la gente pensa che io sia venuto a portare la pace nel mondo. Non sanno che sono venuto a portare il conflitto nel mondo: fuoco, ferro, guerra.
Perché saranno in cinque in una casa: ce ne saranno tre contro due e due contro tre, padre contro figlio e figlio contro padre, e saranno soli.”
17. Gesù disse, “Vi offrirò quello che nessun occhio ha visto, nessun orecchio ha udito, nessuna mano ha toccato, quello che non è apparso nel cuore degli uomini.”
18. I discepoli dissero a Gesù, “Dicci, come verrà la nostra fine?”
Gesù disse, “Avete dunque trovato il principio, che cercate la fine? Vedete, la fine sarà dove è il principio.
Beato colui che si situa al principio: perché conoscerà la fine e non sperimenterà la morte.”
19. Gesù disse, “Beato colui che nacque prima di nascere.
Se diventate miei discepoli e prestate attenzione alle mie parole, queste pietre vi obbediranno.
Perché vi sono cinque alberi per voi in Paradiso: non mutano, inverno ed estate, e le loro foglie non cadono. Chiunque li conoscerà non sperimenterà la morte.”
20. I discepoli dissero a Gesù, “Dicci com’è il Regno dei Cieli.”
E lui disse loro, “È come un seme di mostarda, il più piccolo dei semi, ma quando cade sul terreno coltivato produce una grande pianta e diventa un riparo per gli uccelli del cielo.”
21. Maria chiese a Gesù, “Come sono i tuoi discepoli?”
Lui disse, “Sono come bambini in un terreno che non gli appartiene. Quando i padroni del terreno arrivano, dicono, ‘Restituiteci il terreno.’ E quelli si spogliano dei loro abiti per renderglieli, e gli restituiscono il terreno.
Per questo motivo dico, se i proprietari di una casa sanno che sta arrivando un ladro staranno in guardia prima che quello arrivi e non gli permetteranno di entrare nella loro proprietà e rubargli i loro averi.
Anche voi, quindi, state in guardia nei confronti del mondo. Preparatevi con grande energia, così i ladri non avranno occasione di sopraffarvi, perché la disgrazia che attendete verrà.
Che fra voi ci sia qualcuno che comprenda.
Quando il raccolto fu maturo, lui arrivò subito con un sacco e lo mieté. Chiunque abbia due buone orecchie ascolti!”
22. Gesù vide alcuni neonati che poppavano. Disse ai suoi discepoli, “Questi neonati che poppano sono come quelli che entrano nel Regno.”
E loro gli dissero, “Dunque entreremo nel regno come neonati?”
Gesù disse loro, “Quando farete dei due uno, e quando farete l’interno come l’esterno e l’esterno come l’interno, e il sopra come il sotto, e quando farete di uomo e donna una cosa sola, così che l’uomo non sia uomo e la donna non sia donna, quando avrete occhi al posto degli occhi, mani al posto delle mani, piedi al posto dei piedi, e figure al posto delle figure allora entrerete nel Regno.”
23. Gesù disse, “Sceglierò fra voi, uno fra mille e due fra diecimila, e quelli saranno come un uomo solo.”
24. Dissero i suoi discepoli, “Mostraci il luogo dove sei, perché ci occorre cercarlo.”
Lui disse loro, “Chiunque qui abbia orecchie ascolti! C’è luce in un uomo di luce, e risplende sul mondo intero. Se non risplende, è buio.”
25. Gesù disse, “Amate il vostro amico come voi stessi, proteggetelo come la pupilla del vostro occhio.”
26. Gesù disse, “Voi guardate alla pagliuzza nell’occhio del vostro amico, ma non vedete la trave nel vostro occhio. Quando rimuoverete la trave dal vostro occhio, allora ci vedrete abbastanza bene da rimuovere la pagliuzza dall’occhio dell’amico.”
27. “Se non digiunate dal mondo, non troverete il Regno. Se non osservate il Sabato come Sabato non vedrete il Padre.”
28. Gesù disse, “Ho preso il mio posto nel mondo, e sono apparso loro in carne ed ossa. Li ho trovati tutti ubriachi, e nessuno assetato. Il mio animo ha sofferto per i figli dell’umanità, perché sono ciechi di cuore e non vedono, poiché sono venuti al mondo vuoti, e cercano di andarsene dal mondo pure vuoti.
Ma nel frattempo sono ubriachi. Quando si libereranno dal vino, cambieranno condotta.”
29. Gesù disse, “Se la carne fosse nata a causa dello spirito sarebbe una meraviglia, ma se lo spirito fosse nato a causa del corpo sarebbe una meraviglia delle meraviglie.
Eppure mi stupisco di come questa grande ricchezza si sia ridotta in tale miseria.”
30. Gesù disse, “Dove ci sono tre divinità, esse sono divine. Dove ce ne sono due o una, io sono con lei.”
31. Gesù disse, “Nessun profeta è benvenuto nel proprio circondario; i dottori non curano i loro conoscenti.”
32. Gesù disse, “Una città costruita su un’alta collina e fortificata non può essere presa, né nascosta.”
33. Gesù disse, “Quanto ascolterete con le vostre orecchie, proclamatelo dai vostri tetti ad altre orecchie.
Dopo tutto, nessuno accende una lampada per metterla in un baule, né per metterla in un posto nascosto. Piuttosto, la mette su un lampadario così che chiunque passi veda la sua luce.”
34. Gesù disse, “Se un cieco guida un cieco, entrambi cadranno in un fosso.”
35. Gesù disse, “Nessuno può entrare nella casa di un uomo robusto e prenderla con la forza se prima non gli lega le mani. A quel punto uno può sottrargli la casa.”
36. Gesù disse, “Non vi tormentate, dalla mattina alla sera, al pensiero di cosa indossare.”
37. I suoi discepoli dissero, “Quando ci apparirai, e quando tornerai a visitarci?”
Gesù disse, “Quando vi spoglierete senza vergognarvi, e metterete i vostri abiti sotto i piedi come bambini e li distruggerete, allora vedrete il figlio di colui che vive e non avrete timore.”
38. Gesù disse, “Spesso avete desiderato ascoltare queste parole che vi dico, e non avevate nessuno da cui ascoltarle. Vi saranno giorni in cui mi cercherete e non mi troverete.”
39. Gesù disse, “I Farisei e gli accademici hanno preso le chiavi della conoscenza e le hanno nascoste. Non sono entrati, e non hanno permesso a quelli che volevano entrare di farlo.
Quanto a voi, siate furbi come serpenti e semplici come colombe.”
40. Gesù disse, “Una vite è stata piantata lontano dal Padre. Poiché non è robusta, sarà sradicata a morrà.”
41. Gesù disse, “Chiunque ha qualcosa in mano riceverà di più, e chiunque non ha nulla sarà privato anche del poco che ha.”
42. Gesù disse, “Siate come passanti.”
43. I suoi discepoli gli dissero, “Chi sei tu per dirci queste cose?”
“Non comprendete chi sono da quello che dico.
Invece, siete diventati come i Giudei, che amano l’albero ma odiano i frutti, o amano i frutti ma odiano l’albero.”
44. Gesù disse, “Chiunque bestemmia contro il Padre sarà perdonato, e chiunque bestemmia contro il figlio sarà perdonato, ma chiunque bestemmia contro lo spirito santo non sarà perdonato, né sulla terra né in cielo.”
45. Gesù disse, “L’uva non si coglie dai rovi, né i fichi dai cardi, poiché essi non danno frutti.
I buoni producono bene da quanto hanno accumulato; i cattivi producono male dalla degenerazione che hanno accumulato nei loro cuori, e dicono cose malvagie. Poiché dal traboccare del cuore producono il male.”
46. Gesù disse, “Da Adamo a Giovanni il Battista, fra quanti nacquero da donna nessuno è tanto più grande di Giovanni il Battista da non dover abbassare lo sguardo.
Ma vi dico che chiunque fra voi diventerà un bambino riconoscerà il regno e diventerà più grande di Giovanni.”
47. Gesù disse, “Un uomo non può stare in sella a due cavalli o piegare due archi.
E uno schiavo non può servire due padroni, altrimenti lo schiavo onorerà l’uno e offenderà l’altro.
Nessuno beve vino stagionato e subito dopo vuole bere vino giovane. Il vino giovane non viene versato in otri nuovi, altrimenti si guasta.
Non si cuce un panno vecchio su un abito nuovo, perché si strapperebbe.”
48. Gesù disse, “Se due persone fanno pace in una stessa casa diranno alla montagna ‘Spostati!’ e quella si sposterà.”
49. Gesù disse, “Beati coloro che sono soli e scelti, perché troveranno il regno. Poiché da lì venite, e lì ritornerete.”
50. Gesù disse, “Se vi diranno ‘Da dove venite?’ dite loro, ‘Veniamo dalla luce, dal luogo dove la luce è apparsa da sé, si è stabilita, ed è apparsa nella loro immagine.’
Se vi diranno, ‘Siete voi?’ dite, ‘Siamo i suoi figli, e siamo i prescelti del Padre vivente.’
Se vi chiederanno, ‘Qual è la prova che il Padre è in voi?’ dite loro, ‘È il movimento e la quiete.’ “
51. I suoi discepoli gli dissero, “Quando riposeranno i morti, e quando verrà il nuovo mondo?”
Lui disse loro, “Quello che aspettate è venuto, ma non lo sapete.”
52. I discepoli gli dissero, “è utile o no la circoncisione?”
Lui disse loro, “Se fosse utile, il loro padre genererebbe figli già circoncisi dalla loro madre. Invece, la vera circoncisione nello spirito è diventata vantaggiosa da ogni punto di vista.”
54. Gesù disse, “Beato il povero, perché suo è il regno dei cieli.”
55. Gesù disse, “Chi non odierà suo padre e sua madre non potrà essere mio discepolo, e chi non odierà fratelli e sorelle, e porterà la croce come faccio io, non sarà degno di me.”
56. Gesù disse, “Chi è arrivato a conoscere il mondo ha scoperto una carcassa, e di chiunque ha scoperto una carcassa il mondo non è degno.”
57. Gesù disse, Il regno del Padre è come un uomo che ha dei semi. Il suo nemico di notte gli ha piantato erbacce fra i semi. L’uomo non ha voluto che i braccianti gli strappassero le erbacce, ma ha detto loro, ‘No, altrimenti per strappare le erbacce potreste finire per strappare anche il grano.’ Poiché il giorno del raccolto le erbacce saranno molte, e saranno strappate e bruciate.”
58. Gesù disse, “Beato l’uomo che si è impegnato e ha trovato la vita.”
59. Gesù disse, “Guardate colui che vive finché vivete, altrimenti potreste morire e poi cercare di scorgere colui che vive, e non ne sareste capaci.”
60. Vide un samaritano che portava un capretto e andava in Giudea. Disse ai suoi discepoli, “Quell’uomo […] del capretto.” Loro gli dissero, “Così che possa ucciderlo e mangiarlo.” Lui disse loro, “Non lo mangerà finché è vivo, ma solo dopo averlo ucciso e ridotto a cadavere.”
Loro risposero, “Non potrebbe fare altrimenti.”
Lui disse loro, “E così pure voi, cercatevi un posto per riposare, o potreste diventare cadaveri e venire mangiati.”
61. Gesù disse, “In due si adageranno su un divano; uno morirà, l’altro vivrà.”
Disse Salomè, “Chi sei tu signore? Sei salito sul mio divano e hai mangiato dalla mia tavola come se qualcuno ti avesse inviato.”
Gesù le disse, “Sono quello che viene da ciò che è integro. Mi sono state donate delle cose di mio Padre.”
“Sono tua discepola.”
“Per questa ragione io ti dico, se uno è integro verrà colmato di luce, ma se è diviso, sarà riempito di oscurità.”
62. Gesù disse, “Io rivelo i miei misteri a coloro che ne sono degni.
Che la vostra mano sinistra non sappia cosa fa la destra.”
63. Gesù disse, “C’era un ricco che aveva molto denaro. Disse, ‘Investirò questo denaro così che io possa seminare, mietere e riempire i miei magazzini con il raccolto, e che non mi manchi nulla.’ Queste erano le cose che pensava in cuor suo, ma quella stessa notte morì. Chi fra voi ha orecchie ascolti!”
64. Gesù disse, “Un uomo organizzò un ricevimento. Quando ebbe preparato la cena, mandò il suo servo a invitare gli ospiti. Il servo andò dal primo e gli disse, ‘Il padrone ti invita.’ E quegli disse, ‘Ci sono dei mercanti che mi devono dei soldi, e vengono da me stasera. Devo andare a dargli istruzioni. Lo prego di scusarmi ma non posso venire a cena.’ Il servo andò da un altro e disse, ‘Il padrone ti ha invitato.’ Quegli disse al servo, ‘Ho comprato una casa, e devo assentarmi per un giorno. Non avrò tempo per la cena.’ Il servo andò da un altro e gli disse, ‘Il padrone ti invita.’ Quegli disse al servo, ‘Un mio amico si sposa, e devo preparargli il banchetto. Non potrò venire. Lo prego di scusarmi se non posso venire.’ Il servo andò da un altro e gli disse, ‘Il padrone ti invita.’ Quegli disse al servo, ‘Ho comprato una proprietà, e sto andando a riscuotere l’affitto. Non potrò venire, Lo prego di scusarmi.’ Il servo ritornò e disse al padrone, ‘Quelli che avevi invitato a cena chiedono scusa ma non possono venire.’ Il padrone disse al servo, ‘Vai per la strada e porta a cena chiunque trovi.’
Acquirenti e mercanti non entreranno nei luoghi del Padre mio.”
65. Lui disse, Un […] uomo possedeva una vigna e l’aveva affittata a dei contadini, così che la lavorassero e gli cedessero il raccolto. Mandò il suo servo dai contadini per farsi consegnare il raccolto. Quelli lo afferrarono, lo picchiarono, e quasi l’uccisero. Poi il servo ritornò dal padrone. Il padrone disse, ‘Forse non li conosceva.’ Mandò un altro servo, e i contadini picchiarono anche quello. Quindi il padrone mandò suo figlio e disse, ‘Forse verso mio figlio mostreranno un qualche rispetto.’ Poiché i contadini sapevano che lui era l’erede della vigna, lo afferrarono e lo uccisero. Chi ha orecchie ascolti!”
66. Gesù disse, “Mostratemi la pietra scartata dai costruttori; quella è la chiave di volta.”
67. Gesù disse, “Quelli che sanno tutto, ma sono carenti dentro, mancano di tutto.”
68. Gesù disse, “Beati voi, quando sarete odiati e perseguitati;
e non resterà alcun luogo, dove sarete stati perseguitati.”
69. Gesù disse, “Beati quelli che sono stati perseguitati nei cuori: sono loro quelli che sono arrivati a conoscere veramente il Padre.
Beati coloro che sopportano la fame, così che lo stomaco del bisognoso possa essere riempito.”
70. Gesù disse, “Se esprimerete quanto avete dentro di voi, quello che avete vi salverà. Se non lo avete dentro di voi, quello che non avete vi perderà.”
71. Gesù disse, “Distruggerò questa casa, e nessuno sarà in grado di ricostruirla […].”
72. Un uomo gli disse, “Dì ai miei fratelli di dividere con me i loro averi.”
Lui disse all’uomo, “Signore, e chi mi ha nominato spartitore?”
Si girò verso i discepoli e disse, “Non sono uno spartitore, vero?”
73. Gesù disse, “Il raccolto è enorme ma i braccianti sono pochi, perciò pregate il mietitore di mandare i braccianti nei campi.”
74. Lui disse, “Signore, sono in molti attorno all’abbeveratoio, ma non c’è nulla nel pozzo.”
75. Gesù disse, “In molti si affollano davanti alla porta, ma sarà il solitario ad entrare nella camera nuziale.”
76. Gesù disse, “Il regno del Padre è come un mercante che ricevette un carico di mercanzia e vi trovò una perla. Il mercante fu accorto; vendette la mercanzia e si tenne solo la perla.
Così anche voi, cercate il tesoro che è eterno, che resta, dove nessuna tarma viene a rodere e nessun verme guasta.”
77. Gesù disse, “Io sono la luce che è su tutte le cose. Io sono tutto: da me tutto proviene, e in me tutto si compie.
Tagliate un ciocco di legno; io sono lì.
Sollevate la pietra, e mi troverete.”
78. Gesù disse, “Perché siete venuti nella campagna? Per vedere una canna scossa dal vento? E per vedere un uomo vestito in abiti raffinati, come i capi e i potenti? Quelli sono vestiti in panni raffinati, e non sanno cogliere la verità.”
79. Una donna nella folla gli disse, “Fortunato il grembo che ti generò e il seno che ti nutrì.”
Lui le disse, “Fortunati coloro che hanno ascoltato la parola del Padre e l’hanno veramente conservata. Poiché vi saranno giorni in cui direte, ‘Fortunato il grembo che non ha concepito, e il seno che non ha allattato.”
80. Gesù disse, “Chi è arrivato a conoscere il mondo ha scoperto un cadavere, e chi ha scoperto un cadavere è al di sopra del mondo.”
81. Gesù disse, “Lasciate che chi è diventato ricco regni, e che chi ha il potere vi rinunci.”
82. Gesù disse, “Chi è vicino a me è vicino al fuoco, e chi è lontano da me è lontano dal regno.”
83. Gesù disse, “Le immagini sono visibili alla gente, ma la loro luce è nascosta nell’immagine della luce del Padre. Lui si rivelerà, ma la sua immagine è nascosta dalla sua luce.”
84. Gesù disse, “Quando vedete ciò che vi somiglia siete contenti. Ma quando vedrete le immagini che nacquero prima di voi e che non muoiono né diventano visibili, quanto dovrete sopportare!”
85. Gesù disse, “Adamo è partito da un grande potere e una grande ricchezza, ma non era degno di voi. Perché se fosse stato degno, non avrebbe conosciuto la morte.”
86. Gesù disse, “Le volpi hanno tane e gli uccelli hanno nidi, ma gli esseri umani non hanno un posto dove stendersi e riposare.”
87. Gesù disse, “Quanto è misero il corpo che dipende da un corpo, e quanto è misera l’anima che dipende da entrambi.”
88. Gesù disse, “I messaggeri e i profeti verranno da voi e vi daranno ciò che vi appartiene. Voi, da parte vostra, date loro quello che avete, e dite a voi stessi, ‘Quando verranno a prendere quello che gli appartiene?'”
89. Gesù disse, “Perché sciacquate l’esterno della coppa? Non capite che quello che ha creato l’interno è anche quello che ha creato l’esterno?”
90. Gesù disse, “Venite a me, perché il mio giogo è confortevole e il mio dominio è gentile, e troverete la vostra pace.”
91. Gli dissero, “Dicci chi sei così che possiamo credere in te.”
Lui disse loro, “Voi esaminate l’aspetto di cielo e terra, ma non siete arrivati a comprendere colui che è di fronte a voi, e non sapete come interpretare il momento attuale.”
92. Gesù disse, “Cercate e troverete.
Nel passato, comunque, non vi ho rivelato le cose che allora mi chiedeste. Ora vorrei dirvele, ma voi non le chiedete più.”
93. “Non date le cose sacre ai cani, perché potrebbero gettarle sullo sterco. Non gettate perle ai porci, o potrebbero […].”
94. Gesù disse, “Colui che cerca troverà, e chi bussa entrerà.”
95. Gesù disse, “Se avete denaro, non prestatelo a interesse. Piuttosto, datelo a qualcuno da cui non lo riavrete.”
96. Gesù disse, “Il regno del Padre è come una donna. Prese un po’ di lievito, lo nascose nell’impasto, e ne fece grandi forme di pane. Chi ha orecchie ascolti!”
97. Gesù disse, “Il regno è come una donna che portava una giara piena di farina. Mentre camminava per una lunga strada, il manico della giara si ruppe e la farina le si sparse dietro sulla strada. Lei non lo sapeva; non si era accorta di nulla. Quando raggiunse la sua casa, posò la giara e scoprì che era vuota.”
98. Gesù disse, “Il regno del Padre è come una persona che voleva uccidere un potente. Prima di uscire di casa sfoderò la spada e la infilò nel muro per provare se il suo braccio riusciva a trapassarlo. Poi uccise il potente.”
99. I discepoli gli dissero, “I tuoi fratelli e tua madre sono qui fuori.”
Lui disse loro, “Quelli che fanno il volere del Padre mio sono i miei fratelli e mia madre. Sono quelli che entreranno nel regno di mio Padre.”
100. Mostrarono a Gesù una moneta d’oro e gli dissero, “Gli uomini dell’imperatore romano ci chiedono le tasse.”
Lui disse loro, “Date all’imperatore quello che è dell’imperatore, date a Dio quello che è di Dio, e date a me quel che è mio.”
101. “Chiunque non odia padre e madre come me non può essere mio discepolo, e chiunque non ama padre e madre come me non può essere mio discepolo. Poiché mia madre […], ma la mia vera madre mi ha dato la vita.”
102. Gesù disse, “Maledetti i Farisei! Sono come un cane che dorme nella mangiatoia: il cane non mangia, e non fa mangiare il bestiame.”
103. Gesù disse, “Beati quelli che sanno da dove attaccheranno i ribelli. Possono organizzarsi, raccogliere le risorse imperiali, ed essere preparati prima che i ribelli arrivino.”
104. Dissero a Gesù, “Vieni, oggi preghiamo, e digiuniamo.”
Gesù disse, “Quale peccato ho commesso, o di quale impurità mi sono macchiato? Piuttosto, quando lo sposo lascia la camera nuziale, allora lasciate che la gente digiuni e preghi.”
105. Gesù disse, “Quando farete dei due uno diventerete figli di Adamo, e quando direte ‘Montagna, spostati!’ si sposterà.”
107. Gesù disse, “Il regno è come un pastore che aveva cento pecore. Una di loro, la più grande, si smarrì. Lui lasciò le altre novantanove e la cercò fino a trovarla. Dopo aver faticato tanto le disse, ‘Mi sei più cara tu di tutte le altre novantanove.'”
108. Gesù disse, “Chi berrà dalla mia bocca diventerà come me; io stesso diventerò quella persona, e tutte le cose nascoste gli si riveleranno.”
109. Gesù disse, “Il regno del Padre è come una persona che aveva un tesoro nascosto nel suo campo ma non lo sapeva. E quando morì lo lasciò a suo figlio. Il figlio non ne sapeva nulla neanche lui. Diventò proprietario del campo e lo vendette. L’acquirente andò ad arare, scoprì il tesoro, e cominciò a prestare denaro a interesse a chi gli pareva.”
110. Gesù disse, “Lasciate che chi ha trovato il mondo, ed è diventato ricco, rinunci al mondo.”
111. Gesù disse, “I cieli e la terra si apriranno al vostro cospetto, e chiunque è vivo per colui che vive non vedrà la morte.”
Non dice Gesù, “Di quelli che hanno trovato se stessi, il mondo non è degno?”
112. Gesù disse, “Maledetta la carne che dipende dall’anima. Maledetta l’anima che dipende dalla carne.”
113. I suoi discepoli gli chiesero, “Quando verrà il regno?”
“Non verrà cercandolo. Non si dirà ‘Guarda, è qui!’, oppure ‘Guarda, è lì!’ Piuttosto, il regno del Padre è sulla terra, e nessuno lo vede.”

IL VANGELO DI MARIA MADDALENA COMPLETO




Il Vangelo di Maria, al pari di molti altri vangeli gnostici, è andato perduto con l'estinguersi dello Gnosticismo. Per secoli ne rimasero disponibili solo brevi citazioni indirette ad opera di alcuni Padri della Chiesa.

Il testo si conserva attraverso tre testimoni:

il papiro Rylands 463, un frammento in greco datato III secolo, pubblicato nel 1938;
il papiro Oxyrhynchus 3525, un frammento in greco datato III secolo, pubblicato nel 1983;
il papiro Berolinensis 8502, conservato dal 1896 presso il dipartimento di egittologia di Berlino. Fu acquistato al Cairo da Carl Reinhardt e sembra probabile la sua provenienza da Achmin, in Egitto. Tuttavia a causa di complesse vicende il manoscritto fu pubblicato soltanto nel 1955. Il papiro è datato al V secolo. Contiene anche altri testi apocrifi, come l'Apocrifo di Giovanni.
Nessuno dei tre testimoni riporta il testo integrale; il Berolinensis, più recente, è più ampio degli altri due frammenti greci.









IL VANGELO DI MARIA MADDALENA COMPLETO
(Traduzione e adattamento di NHMJS)

                         

Capitolo 1

1 Il terzo giorno dopo la sua sofferenza, il Salvatore apparve ai suoi discepoli, che erano tutti radunati sul Monte degli Ulivi.

2 E dopo aver placato i loro dubbi, cominciò a insegnare loro come segue: “Miei fratelli e sorelle, da tempo desidero farvi conoscere le verità più profonde che dovete sapere se le vostre anime devono trovare la salvezza, ma fino ad ora le vostre orecchie non potevano sentirle.

3 Poiché i vostri cuori erano un tutt'uno con quel mondo in cui sono appena morto e da cui sono stato risuscitato per sempre.

4 E le vostre menti sono state sollevate con me, così che ora siete in grado di comprendere ciò che prima non potevate sopportare di ascoltare.

5 Vi ho strappato dalla stretta dell'Arconte di questo mondo, affinché voi possiate sentire le parole che un discepolo dovrebbe sentire dal suo insegnante e che un mortale dovrebbe sentire dal suo Dio ”.


Capitolo 2

1 E Pietro si fece audace e chiese: “Signore, raccontaci del Padre. Chi è lui? E perché ti ha mandato? "

2 E Gesù rispose: “Simone, sei benedetto, perché non supponi di sapere ciò che deve essere un mistero per tutta la carne.

3 Poiché mio Padre non è il creatore del mondo della materia che vedi intorno a te, un mondo pieno di morte e disperazione

4 ma che, vedendo con la febbre della carne e il suo desiderio, i mortali ritengono pieno di ogni gioia e conforto e così sprecano la vita alla ricerca di illusioni.

5 No, tutte queste cose rendono schiava l'umanità solo al creatore materiale.

6 Mio Padre è esaltato in alto sopra questo, da dove è chiamato il Dio Altissimo.

7 Perché nessuno parla di qualcosa come "il più alto", a meno che non ci siano altri al di sotto di esso.

Capitolo 3

1 E voi mortali siete in parte le sue creazioni, in quanto ha modellato il corpo da sporcizia sporca.

2 Ma le vostre anime ha rubato dal Mondo di Luce di mio Padre.

3 Con loro ha impartito ai vostri corpi di carne un'apparenza di vita, che non è che un'ombra della vita che conoscevate nel Pleroma dell'Altissimo.

4 Qui rimanete nell'ignoranza, senza mai conoscere né la vostra origine né il vostro destino.

5 E per mancanza di quella conoscenza perite e rinascete in nuovi corpi più e più volte, purché la via d'uscita vi sia nascosta.

6 Ed è per questo che il Padre mi ha mandato nel mondo, a somiglianza della tua carne, per farti conoscere queste verità

Capitolo 4

1 Andrea chiese: "O Salvatore, cosa dovremmo fare delle cose che hai detto alla moltitudine, che non differiscono molto da quelle che hanno udito dai loro scribi?"

2 E il Salvatore rispose: “Lasciali essere, o Andrea. Alcuni di loro potrebbero ancora scoprire che ospitano in loro la scintilla della Luce, e quindi cercheranno quello che ti dico ora.

3 Altri non possono, ma mio Padre li adora e mi ha proibito di impartire loro la saggezza che possono comprendere per mitigare la durezza di colui che ha creato questo mondo e ha dato i comandamenti al legislatore.

4 Non troverai nulla di falso in loro, eppure sono muti per quanto riguarda la salvezza dei vostri spiriti. "


Capitolo 5

1 Levi chiese al Salvatore: "Mio Signore, parlaci delle sofferenze che hai sopportato e della morte che sei morto?"

2 E il Salvatore rispose: “Ho sofferto e non ho sofferto. Sono morto e non sono morto.

3 Poiché tutti i disegni dei malvagi Arconti lavoravano per liberarmi degli abiti vergognosi della materia che avevo assunto per il bene del mio soggiorno in questo mondo.

4 Per lungo e lungo tempo ti ho chiesto di mantenere segreta la mia identità, ma i poteri dei demoni lo sapevano e alla fine mi hanno fatto crocifiggere.

5 Ma non sospettavano che sarebbero stati la vera causa della mia liberazione.

6 E il motivo per cui ho sofferto di queste indignità è stato per il bene di quelli senza veri spiriti

7che essendo sollevato, potrei allontanarli dal Creatore e portarli dentro l'udito della Notizia da me che proclamerai.

8 Molti di loro saranno chiamati, anche se pochi scelti.



Capitolo 6

1 Salomè gli chiese: "Quale sarà la fine di tutte le cose, e solo alcune saranno salvate?"

2 Il Salvatore le disse: “O madre di Giacobbe e Giovanni, la tua curiosità è grande come quella di Sophia che desiderava scrutare dietro il velo del Pleroma!

3 In verità, vi dico: la Notizia del Regno di Luce sarà predicata in questo mondo sublunare

4 e nel mondo sottostante, e coloro che ascoltano sfuggiranno alla ruota della morte e della nascita quando muoiono.

5 Le loro anime ascenderanno e, se sono sagge, passeranno per i Sovrani delle sfere celesti.

6 E una volta che il numero completo degli eletti sarà redento in tal modo, tutti coloro che riparano nel loro giogo la Luce divina di mio Padre, la materia che li ha imprigionati ricadrà nello stato di argilla vergine senza alcuna somiglianza.

7  Infine, tutta la creazione del Creatore tornerà alla mancanza di vita. "


Capitolo 7

1  Simon Pietro ha chiesto,"Allora la materia verrà distrutta o no?"

2 Il Salvatore rispose: “Tutte le nature, tutte le forme, tutte le creature esistono sia all'interno che l'una accanto all'altra e saranno infine ridotte fino alle loro radici individuali.

3 Poiché la natura della materia è ridotta a quelle della sua natura particolare. Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti ”.

4 Pietro gli disse: "Avendo spiegato tutto a noi, raccontaci anche questo: qual è il peccato originale del mondo?"

5 Il Salvatore rispose: “Non c'è peccato di per sé; piuttosto, siete voi stessi a rendere peccaminosa una cosa quando compite gli atti che prendono parte all'adulterazione, che da solo viene correttamente definito "peccato".

7 Ecco perché il Bene venne tra di voi, per purificare ogni natura, al fine di riportarlo al suo stato originale. "

8 Quindi proseguì, dicendo: “Questa è la ragione per cui ti ammali e muori, perché lo spirito cerca sempre di fuggire dalla mescolanza con il corpo della morte di colui che non è ancora illuminato . Chi capisce, fagli capire.

9 La materia ha dato alla luce una passione senza eguali, che è emersa da un abominio contro la natura. Da ciò sorse un tremore in tutto il corpo.

10 Ecco perché una volta ti ho detto: 'Sii di buon animo!'

11 e se dovessi scoraggiarti, prendi il cuore, circondato dalle varie forme dell'essere.
Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti ”.


Capitolo 8

1 Quando il Beato ebbe così parlato, li salutò tutti dicendo: “Pace a te! Ricevete la mia pace nei vostri cuori.

2 Fai attenzione che nessuno ti porti fuori strada, dicendo: "Ecco, è qui!" o "Ecco, è lì!" Perché il Figlio dell'uomo è dentro di te! Segui il suo percorso! Chi lo cerca lo troverà.

3 Quindi vai da qui e proclama la Notizia del Regno.

4 Vedi di non stipulare regole oltre a quelle che ho ordinato per te, e non promulgare un codice di legge come il legislatore ha fatto in modo da evitare di essere legato con esso. "

5 Dopo aver pronunciato queste parole, li ha lasciati. Ma hanno pianto la sua perdita.

6 Crollarono in lacrime, chiedendo: “Come possiamo andare alle nazioni e proclamare la Notizia della regalità del Figlio dell'Uomo?

7 Se non ebbero pietà di lui, difficilmente ci risparmieranno! ”



Capitolo 9

1 Allora Maria si alzò in piedi, li salutò tutti e parlò ai suoi fratelli: “Smettetela di piangere!

2 Non piangete o vacillate, perché il suo favore vi accompagnerà per proteggervi.

3 No, invece, esaltiamo la sua grandezza, visto che ci ha addestrato e trasformato in uomini.

4 Quando Maria disse questo, mosse i loro cuori al pentimento, e iniziarono a discutere ciò che il Salvatore aveva detto.





Capitolo 10

1 Pietro disse a Maria: “Sorella, siamo consapevoli di come il Salvatore ti amasse più di ogni altra donna.

2 Raccontaci le cose che il Salvatore ha detto che ricordi, le cose che conosci ma che non sappiamo, che non abbiamo mai udito”.

3 Maria rispose loro, dicendo: "Ciò che è nascosto a te, ti svelerò sicuramente."

4 E cominciò a dire loro queste parole: "Io", disse, "anche io, ho visto il Signore in una visione, e io gli ho detto: 'Signore, oggi ti vedo in una visione!'

5 Egli rispose e mi disse: "Beata te per non avermi chiesto alla vista di me! Perché dov'è la mente, anche lì sarà il tesoro.

6 Io gli risposi: "Signore, come vede il visionario la visione: con l'anima o con lo spirito?"

7 Il Salvatore rispose, dicendo: "Non è con l'anima che si vede, né ancora attraverso lo spirito, ma con la mente che [giace] tra i due.quello con cui ti sto parlando adesso, o Maria .



Capitolo 11

1 “E io gli ho chiesto: 'O Signore, sappiamo che ci lascerai per ascendere al regno della Luce da dove sei venuto per la prima volta.

2 Ed è lì che desideriamo unirci a te, per non essere più orfani in questo mondo. Ma non conosciamo il modo in cui stai per andare.

3 Non affrettarti a partire, o Salvatore, senza rivelare il cammino invisibile verso il Padre che ogni anima deve percorrere se lasciasse dietro la non salutare mescolanza con la materia nel giorno in cui la carne allenterà la sua presa. "

4 E il Salvatore mi disse: 'O Maria, ti mostrerò la strada che devi percorrere, così che nel giorno in cui i tuoi fratelli ti chiederanno queste cose, saprai ciò per cui tu e loro dovete necessariamente sapere il raggiungimento della vera salvezza,

5 e che potessimo ricongiungerci nella Casa della Luce in alto, da dove tutte le anime degli eletti vennero per prime.

6 'Prima di tutto, sappi questo: la strada è semplice, ma non senza sbarre. Si snoda attraverso le sette sfere celesti, e ognuna di queste è gelosamente osservata dal suo guardiano e collezionista di pedaggi, sempre vigile nel ricevere il dovuto.

7 Quando io stesso discesi dalla Luce Pleromatica, mi travestivo, indossando la somiglianza e la natura di ogni Arconte e del suo regno, così che passavo liberamente tra i suoi abitanti.

8 E ho cambiato veste più e più volte con ogni mondo che ho attraversato, come l'attore che cambia veste con ogni nuova scena.

9 Presto, come sai, tornerò da dove vengo e devo spogliare ogni strato esterno, anche sette corpi ciascuno di una sostanza diversa, lasciando ogni veste appesa inerte nelle mani dell'Arconte che governa ogni sfera.

10 Tu e i tuoi fratelli non sarete in grado di sfuggire così facilmente al mestiere degli Arconti.

11 Ma sebbene siano vigili, non è una gran cosa batterli in astuzia, purché si sappia quali parole li supereranno. "



Capitolo 12   

1 “E comunque, mi ha mostrato nella mia visione l'anima del Redentore, colui che conosce la sua origine e il suo destino.

2 Quell'anima sorse come una scintilla da un falò nella fredda notte.

3 Dopo aver abbandonato il corpo soffocante di carne grossolana, continuò a sollevarsi fino a quando l'anima giunse al primo dei Poteri, persino a lui che si chiama Oscurità, che gli parlò così: "Non procedere più lontano, trasgressore!"

4 E l'anima rispose: 'Perché? In che cosa ho peccato contro di te?

5 E l'Oscurità rispose: "In quanto il mio regno è un regno di oscurità, e nessuno che accenda la torcia della conoscenza è permesso qui!

6 Ora estinguiamo la tua luce dolorosa, affinché tutti possano tornare al sonno pacifico dell'ignoranza. "

7 E quell'anima rispose: "No, O Oscurità, ma quelli che dormono nel tuo sonno lo fanno solo perché sono i primi a ignorare la tua astuzia!

8 Ma di questo il Salvatore mi ha avvertito! ' E così ha eluso il potere dell'oscurità, rallegrandosi di essere libero da un'altra natura, quella dell'ignoranza mondana.



Capitolo 13

1 “Dopo un po quell'anima è passata nella sfera dell'Arconte del Desiderio, quella che fa mescolare le nature e che cerca di risvegliare nell'anima in fuga la passione per quelle false delizie che ha lasciato sulla terra, in modo che potesse tornare Là.

2 E lo stesso Desiderio era lì in un istante, a parlargli, dicendo: 'Chi sei? E da dove vieni '

3 E l'anima disse:' Io sono del seme del Padre vivente e non appartengo a questo mondo.

4 Non impedirmi, mentre cerco,  di tornare nel luogo da cui sono venuto per la prima volta! ' Così ha parlato connesso.

5 E il Desiderio disse a quell'anima: 'Non ti ho mai visto scendere, ma ora ti vedo salire! Cosa ti fa mentire? Sei mio!'

6 L'anima rispose, dicendo: 'Ti ho visto, ma tu non mi hai visto, né mi hai notato. Non hai visto altro che la mia veste, e non mi conoscevi.

7 Dopo aver pronunciato queste parole, fuggì con grande gioia.

8 “Successivamente ha  incontrato la terza Potenza, che si chiama Ignoranza. Interrogò l'anima e disse: "E dove pensi di andare?

9 Ti meriti di entrare in paradiso? Nelle catene della malvagità sei prigioniero! Tu, prigioniero, non osi giudicarmi!

10 E l'anima rispose: 'E chi sei tu per giudicarmi così? Non ti ho condannato! In verità, ero incatenato alla carne, anche se ora sono libero.

11 Non sono stato riconosciuto. Ma sono giunto a riconoscere che il Tutto viene decostruito, sia gli elementi terreni che quelli celesti '.

12 “Quando l'anima ebbe trionfato sul terzo Potere, ascese e vide il quarto Potere, che assunse sette sembianze.

13 La prima delle somiglianze è Oscurità, il secondo Desiderio, la terza Ignoranza; il quarto è il terrore della morte; il quinto è il regno della carne; il sesto è la "saggezza" illusa della carne; il settimo è la vendetta della saggezza.

14 Questi sono i Sette Poteri. Mettono in dubbio l'anima: "Da dove vieni, assassino? Dove stai andando, viaggiatore spaziale?

15 Da parte sua, l'anima rispose, dicendo: "Ciò che mi ha tenuto prigioniero è stato effettivamente ucciso, e ciò che mi ha avvolto è stato sconfitto, e il mio desiderio è stato estinto e l'ignoranza è scaduta.

16 Nel mezzo di un mondo sono stato liberato da un mondo e, liberato da un modello di morte, ho ricevuto la liberazione da un prototipo celeste, liberazione dalla catena dell'oblio che muore.

17 Da quel momento in poi vincerò a quel riposo dove nessuno parla di tempo, stagione, età. "

Capitolo 14

1 Dopo queste parole, Maria rimase in silenzio.

2 Ma Andrea parlò, dicendo ai fratelli: “Fai ciò che vuoi di ciò che ha detto”.

3 Io, per esempio, non credo che il Salvatore abbia detto questo.
Perché davvero queste dottrine sono piene di nozioni bizzarre!

4 Pietro rispose e disse la stessa cosa. Li ha sfidati a proposito del Salvatore: “Ha davvero parlato con una donna senza che noi lo sapessimo? E in segreto?

5 Ora dovremmo cambiare direzione e tutti dovrebbero essere istruiti da lei? La preferiva a noi? ”

6 A questo punto Maria pianse e disse a Pietro: "Mio fratello Pietro, che cosa pensi? Pensi che l'ho inventato nella mia immaginazione? Mi stai accusando di mentire sul Salvatore? ”

7 Levi rispose, dicendo a Pietro: “Pietro, sei sempre stato un fanatico. Ora ti sto guardando combattere contro le donne come se fossero nostre nemiche.

8 Ma se lo stesso Salvatore la rendesse degna,  chi sei, davvero, per respingerla?

9 Sicuramente il Salvatore la conosce abbastanza bene. Dopotutto, l'amava più di noi!

10 Invece, dovremmo vergognarci di noi stessi e indossare la virilità perfetta e assicurarlo per noi stessi, vale a dire, il Figlio dell'Uomo interiore.

11 Come ci ha ordinato, andiamo a proclamare la Notizia, promulgando nessun'altra regola o legge oltre a ciò che lo stesso Salvatore ha detto.

12 Quando Levi disse questo, tutti raccolsero il loro coraggio e iniziarono a uscire per proclamare e annunciare la notizia.




IL BANDITO GIUSEPPE GARIBALDI


IL BANDITO GIUSEPPE GARIBALDI


Garibaldi era di corporatura bassa, alto 1,65, ed aveva le gambe arcuate. Era pieno di reumatismi e per salire a cavallo occorreva che due persone lo sollevassero. Portava i capelli lunghi perché, avendo violentato una ragazza, questa gli aveva staccato un orecchio con un morso. Era un avventuriero che nel 1835 si era rifugiato in Brasile, dove all’epoca emigravano i piemontesi che in patria non avevano di che vivere. Fra i 28 e i 40 anni visse come un corsaro assaltando navi spagnole nel mare del Rio Grande do Sul al servizio degli inglesi che miravano ad accaparrarsi il commercio in quelle aree. In Sud America non è mai stato considerato un eroe, ma un delinquente della peggior specie. Per la spedizione dei mille fu finanziato dagli Inglesi con denaro rapinato ai turchi, equivalente oggi a molti milioni di dollari. In una lettera, Vittorio Emanuele II ebbe a lamentarsi con Cavour circa le ruberie del nizzardo, proprio dopo "l’incontro di Teano": "... come avrete visto, ho liquidato rapidamente la sgradevolissima faccenda Garibaldi, sebbene - siatene certo - questo personaggio non è affatto docile né cosí onesto come lo si dipinge e come voi stesso ritenete. Il suo talento militare è molto modesto, come prova l’affare di Capua, e il male immenso che è stato commesso qui, ad esempio l’infame furto di tutto il danaro dell’erario, è da attribuirsi interamente a lui che s’è circondato di canaglie, ne ha eseguito i cattivi consigli e ha piombato questo infelice paese in una situazione spaventosa".
 
SBARCO DI MARSALA: fu di proposito "visto" in ritardo dalla marina duosiciliana, i cui capi erano già passati ai piemontesi, e fu protetto dalla flotta inglese, che con le sue evoluzioni impedí ogni eventuale offesa. Tra i famosi "mille", che lo stesso Garibaldi il giorno 5 dicembre 1861 a Torino li definí "Tutti generalmente di origine pessima e per lo piú ladra ; e tranne poche eccezioni con radici genealogiche nel letamaio della violenza e del delitto", sbarcarono in Sicilia, francesi, svizzeri, inglesi, indiani, polacchi, russi e soprattutto ungheresi, tanto che fu costituita una legione ungherese utilizzata per le repressioni piú feroci. Al seguito di questa vera e propria feccia umana, sbarcarono altri 22.000 soldati piemontesi appositamente dichiarati "congedati o disertori". 

CALATAFIMI: contrariamente a quanto viene detto nei libri di storia, il Garibaldi fu messo in fuga il giorno 15 maggio dal maggiore Sforza, comandante dell’8° cacciatori, con sole quattro compagnie. Mentre inseguiva le orde del Garibaldi, lo Sforza ricevette dal generale Landi l’ordine incomprensibile di ritirarsi. Il comportamento del Landi risultò comprensibilissimo quando si scoprí che aveva ricevuto dagli emissari garibaldini una fede di credito di quattordicimila ducati come prezzo del suo tradimento. Landi qualche mese piú tardi morí di un colpo apoplettico quando si accorse che la fede di credito era falsa: aveva infatti un valore di soli 14 ducati. 

PALERMO: il Garibaldi, il 27 maggio, si rifugiò in Palermo praticamente indisturbato dai 16.000 soldati duosiciliani che il generale Lanza aveva dato ordine di tenere chiusi nelle fortezze. Il filibustiere cosí poté saccheggiare al Banco delle Due Sicilie cinque milioni di ducati ed installarsi nel palazzo Pretorio, designandolo a suo quartier generale. In Palermo i garibaldini si abbandonarono a violenze e saccheggi di ogni genere. A tarda sera del 28 arrivarono, però, le fedeli truppe duosiciliane comandate dal generale svizzero Von Meckel. Queste truppe, che erano quelle trattenute dal generale Landi, dopo essersi organizzate, all’alba del 30 attaccarono i garibaldini, sfondando con i cannoni Porta di Termini ed eliminando via via tutte le barricate che incontravano. L’irruenza del comandante svizzero fu tale che arrivò rapidamente alla piazza della Fieravecchia. Nel mentre si accingeva ad assaltare anche il quartiere S. Anna, vicino al palazzo di Garibaldi, che praticamente non aveva piú vie di scampo, arrivarono i capitani di Stato Maggiore Michele Bellucci e Domenico Nicoletti con l’ordine del Lanza di sospendere i combattimenti perché ... era stato fatto un armistizio, che in realtà non era mai stato chiesto. L’8 giugno tutte le truppe duosiciliane, composte da oltre 24.000 uomini, lasciarono Palermo per imbarcarsi, tra lo stupore e la paura della popolazione che non riusciva a capire come un esercito cosí numeroso si fosse potuto arrendere senza quasi neanche avere combattuto. La rabbia dei soldati la interpretò un caporale dell’8° di linea che, al passaggio del Lanza a cavallo, uscí dalle file e gli gridò "Eccellé, o’ vvi quante simme. E ce n’aimma’í accussí ?". Ed il Lanza gli rispose : "Va via, ubriaco". Lanza, appena giunse a Napoli, fu confinato ad Ischia per essere processato. I garibaldini nella loro avanzata in Sicilia compirono efferati delitti. Esemplare e notissimo è quello di Bronte, dove "l’eroe" Nino Bixio fece fucilare quasi un centinaio di contadini che, proprio in nome del Garibaldi, avevano osato occupare alcune terre di proprietà inglese. 
MILAZZO: Il giorno 20 luglio vi fu una cruenta battaglia a Milazzo, dove 2000 dei nostri valorosissimi soldati, condotti dal colonnello Bosco, sgominarono circa 10.000 garibaldini. Lo stesso Garibaldi accerchiato dagli ussari duosiciliani rischiò di morire. La battaglia terminò per il mancato invio dei rinforzi da parte del generale Clary e i nostri furono costretti a ritirarsi nel forte per il numero preponderante degli assalitori. Nello scontro i soldati duosiciliani, ebbero solo 120 caduti, mentre i garibaldini ne ebbero 780. Eroici, e da ricordare, furono i valorosi comportamenti del Tenente di artiglieria Gabriele, del Tenente dei cacciatori a cavallo Faraone e del Capitano Giuliano, che morí durante un assalto. Episodi di tradimento si ebbero anche in Calabria, dove nel paese di Filetto lo sdegno dei soldati arrivò tanto al colmo che fucilarono il generale Briganti, che il giorno prima, senza nemmeno combattere, aveva dato ordine alle sue truppe di ritirarsi.
NAPOLI: Il giorno 9 settembre arrivarono a Napoli i garibaldini. Mai si vide uno spettacolo piú disgustoso. Quell’accozzaglia era formata da gente bieca, sudicia, famelica, disordinata, di razze diverse, ignorante e senza religione. Occuparono all’inizio Pizzofalcone, poi nei giorni seguenti si sparsero per la città, tutto depredando, saccheggiando ogni casa. Furono violentate le donne e assassinato chi si opponeva. Furono lordati i monumenti, violati i monasteri, profanate le chiese. Il giorno 11 il Garibaldi con un decreto abolí l’ordine dei Gesuiti e ne fece confiscare tutti i beni. Furono incarcerati tutti quei nobili, sacerdoti, civili e militari che non volevano aderire al Piemonte, mentre furono liberati tutti i delinquenti comuni. Il Palazzo Reale fu spogliato di tutto quanto conteneva. Gli arredi e gli oggetti piú preziosi furono inviati a Torino nella Reggia dei Savoia. Il filibustiere con un decreto confiscò il capitale personale e tutti beni privati del Re dal Banco delle Due Sicilie, che fu rapinato di tutti i suoi depositi. Napoli in tutta la sua storia non ebbe mai a subire un cosí grande oltraggio, eppure nessun libro di storia "patria" ne ha mai minimamente accennato. 
CAPUA VOLTURNO, GARIGLIANO, GAETA: eliminati i generali traditori i soldati duosiciliani dimostrarono il loro valore in numerosi episodi. La vittoriosa battaglia sul Volturno non fu sfruttata solo per l’inesperienza dei nostri comandanti militari. In seguito, la vile aggressione piemontese alle spalle costrinse il nostro esercito alla ritirata nella fortezza di Gaeta, dove il giovane Re Francesco II e la Regina Maria Sofia, di soli 19 anni, diventata poi famosa con l’appellativo di "eroina di Gaeta", si coprirono di gloria in una resistenza durata circa 6 mesi. Gaeta non poté mai essere espugnata dai piemontesi, ma solo bombardata. Con la resa di Gaeta (13.2.61), di Messina (14 marzo) e di Civitella del Tronto (20 marzo), il Regno delle Due Sicilie cessò di esistere. I Piemontesi non rispettarono i patti di capitolazione e i soldati duosiciliani in parte furono fucilati, altri vennero deportati in campi di concentramento in Piemonte. Di questi soldati, morti per la loro Patria, oggi non c’è nemmeno una segno che li ricordi e non meritavano l’oblio cui li ha condannati la leggenda risorgimentale.
PLEBISCITO. Il giorno 21 ottobre 1860 vi fu a Napoli e in tutte le provincie del Regno la farsa del Plebiscito. A Napoli, davanti al porticato della Chiesa di S. Francesco di Paola, proprio di fronte al Palazzo Reale, erano state poste, su di un palco alla vista di tutti, due urne: una per il Sí ed una per il NO. Si votava davanti ad una schiera minacciosa di garibaldini, guardie nazionali e soldati piemontesi. Il giorno prima erano stati affissi sui muri dei cartelli sui quali era dichiarato "Nemico della Patria" chi si astenesse o votasse per il NO. Votarono per primi i camorristi, poi i garibaldini, che erano per la maggior parte stranieri, e i soldati piemontesi. Qualcuno dei civili che aveva tentato di votare per il NO fu bastonato, qualche altro, come a Montecalvario, fu assassinato. Poiché non venivano registrati quelli che votavano per il Sí, la maggior parte andò a votare in tutti e dodici comizi elettorali costituiti in Napoli. Allo stesso modo si procedette in tutto il Regno, dove si votò solo nei centri presidiati dai militari con ogni genere di violenze ed assassini.